Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: dall

Numero di risultati: 53 in 2 pagine

  • Pagina 1 di 2

Da Bramante a Canova

251125
Argan, Giulio 50 occorrenze

Da Bramante a Canova

pressioni dall’esterno: premente come quello di Michelangiolo, formante come quello del Greco, ma nello stesso tempo lucido e deludente come una dimostrazione

Pagina 214

Da Bramante a Canova

La tecnica del Bernini è guidata dall’immaginazione del possibile, quella del Borromini dalla fantasia dell’assurdo: il Bernini può chiamarla

Pagina 215

Da Bramante a Canova

nell’alternativa che pongono, nell’impossibilità di ciascuna di affermarsi indipendentemente dall’opposta; nella necessità in cui si trova infine

Pagina 216

Da Bramante a Canova

contemplazione di eterne verità rivelate ed imposte dall’alto, ma come sentimento sociale e devozione collettiva. La prova della sostanziale

Pagina 225

Da Bramante a Canova

vagamente classico: le figurazioni manifestamente ecfrastiche dei rilievi, con i loro profondi rincassi prospettici, sembrano venir fuori dall’interno

Pagina 228

Da Bramante a Canova

diaframma o di schermo della parete. E dalle statue lo sguardo risale, guidato ad un tempo dallo slancio verticale delle paraste e dall’interesse per la

Pagina 229

Da Bramante a Canova

era dall’alto, qui avviene il contrario: la zona più luminosa è il pavimento e la riflessione è dal basso. Il repentino passaggio dal sistema di archi

Pagina 232

Da Bramante a Canova

dimensioni moderate, a scala di edilizia corrente: ugualmente lontane, dunque, dall’espansione dimensionale berniniana e dalla contrazione dimensionale

Pagina 241

Da Bramante a Canova

, era questa volta imposta dalla configurazione della zona: l’incombente altura capitolina da un lato, la valle del Foro dall’altro, l’arco di Settimio

Pagina 244

Da Bramante a Canova

Già nella poetica del «Sublime», nata dall’interpretazione che di Michelangiolo si dà nel tardo Settecento, specialmente in Inghilterra, e poi più

Pagina 25

Da Bramante a Canova

di realizzare in sé, e non più ricavandola dall’interno, la propria spazialità. Qui è l’ordine che determina il piano luminoso della fronte

Pagina 250

Da Bramante a Canova

di paragone un astratto modello dedotto dall’antico, ma il principio di logica costruttiva recentemente proposto dal Lodoli: un principio, dunque

Pagina 273

Da Bramante a Canova

la profondità prospettica di un portico e di una loggia. Se si pensa che quest’ultima soluzione derivava al Cortona dall’esperienza veneta e

Pagina 280

Da Bramante a Canova

era fornita, a regola d’arte, dall’unica finestra aperta, in fondo alla stanza; ma ora che la luce entra a fiotti dalla finestra vicina e dalla porta

Pagina 293

Da Bramante a Canova

mutamento strutturale e formale, è fondamentale l’esperienza compiuta dall’artista con la decorazione a fresco della volta della Sistina negli anni

Pagina 30

Da Bramante a Canova

ciò che viene percepito dall’occhio, anche le ombre sono forme architettoniche. Ugualmente lontano dal furor ispirato del disegno borrominiano e dalla

Pagina 327

Da Bramante a Canova

tradizione o inventata dall’artista, ma è un processo che determina la forma e sostituisce l'invenzione o l’immaginazione con un iter di operazioni

Pagina 327

Da Bramante a Canova

necessità di giudicare l’architettura soltanto da ciò che viene percepito dall’occhio che considera la pendenza delle torri di Pisa e di Bologna un

Pagina 330

Da Bramante a Canova

’esempio, servendosi spregiudicatamente di schemi strutturali presi dall’architettura musulmana. Non si tratta dell’imitazione di modelli né di meditata

Pagina 334

Da Bramante a Canova

un’architettura civile o mondana. Ed anche questo, non meno della separazione della tecnica dall’esperienza e della sua identificazione alla scienza

Pagina 338

Da Bramante a Canova

della pianta ,più che da un tardivo e impreciso ricordo berniniano, può essere stata autorizzata dall’ormai vittoriosa spregiudicatezza del Vittone

Pagina 353

Da Bramante a Canova

, l’Alfieri aveva ricondotto un precedente disegno del Juvarra verso la tematica guariniana; ed era un ritorno dall’aulico all’ufficiale. Dal Guarini

Pagina 354

Da Bramante a Canova

formano una piramide al cui vertice il papa seduto in trono domina il Cielo e la Terra. Poiché la natura è inseparabile dall’umanità e la figurazione deve

Pagina 36

Da Bramante a Canova

, è l’orientamento generale della cultura artistica, la cui direzione passa, non senza contrasti, dall’aristocrazia alla borghesia.

Pagina 362

Da Bramante a Canova

la mancanza, venga distinta dall’arte religiosa, che dunque è valutata come un genere imperfetto. È dunque chiaro che, per pittura di storia, Webb

Pagina 362

Da Bramante a Canova

Il motivo del nobile fanatico, che crede di intendersi d’arte ed è gabbato dall’antiquario imbroglione, è un motivo già sfruttato dal teatro del

Pagina 363

Da Bramante a Canova

storia ch’è travaglio e sviluppo e che dall’antichità giunge fino a noi e ci oltrepassa. Strano a dirsi, nei primi anni del Cinquecento si ripete tra

Pagina 37

Da Bramante a Canova

Tutta la cultura dell’Illuminismo è caratterizzata dall’attitudine critica: e come la critica sociale porta all’azione sul terreno sociale o la

Pagina 370

Da Bramante a Canova

, in linea teorica, sostiene che la natura è il generale e non il particolare, concetto dedotto dall’esperienza e non esperienza flagrante: tant’è vero

Pagina 371

Da Bramante a Canova

particolarmente sviluppata nell’artista, che dunque non si distacca dall’uomo della strada se non per la maggior prontezza della mente nell’associare o

Pagina 374

Da Bramante a Canova

E qui la questione si complica. Da un lato ci si richiama alla funzione della «mente attiva», che penetra, interpreta, associa e combina, dall’altro

Pagina 377

Da Bramante a Canova

stadio percettivo o sensoriale: dall’immagine mentale si passa direttamente allo stadio, già sentimentale, dell’emozione, e precisamente dell’emozione

Pagina 383

Da Bramante a Canova

Nel dicembre del 1790 Reynolds pronuncia il suo ultimo discorso dalla cattedra presidenziale dell’Accademia: è un congedo dall’Istituto, dai colleghi

Pagina 388

Da Bramante a Canova

identificabile attraverso gli antichissimi simboli creati dall’umanità, né a rigore può dirsi se la sua essenza sia quella del bene o del male, quel

Pagina 389

Da Bramante a Canova

il programma appare ridotto perché la tomba non è più un edificio ma la parte di un edificio; dall’altro, e specialmente nel senso dell’espansione

Pagina 39

Da Bramante a Canova

, al mondo dal quale si sottrae e al quale rinuncia? Indubbiamente, la teorica del «sublime» non è soltanto inglese, nasce dall’incontro con altre

Pagina 391

Da Bramante a Canova

» e del «sublime», bisogna rammentare che Blake è un contemporaneo di Constable e di Turner. Da un lato e dall’altro, almeno per chi guardi al problema

Pagina 393

Da Bramante a Canova

, ma l’arte deve influire, dall’alto, sulla società: non più nel senso di insegnarle a «seeing properly» e ad avere idee più chiare, ma nel senso di

Pagina 400

Da Bramante a Canova

declino della pittura inglese coincide, come s’è visto, con il distaccarsi della critica dall’arte militante: allora la critica tende a diventare

Pagina 401

Da Bramante a Canova

’Accademia non s’era mai stancato d’ammonire che la vera arte, il «grand style», nasce da una solida cultura e non dall’alea dell’ispirazione. E il

Pagina 423

Da Bramante a Canova

Londra, il giovane letterato infatuato di Rousseau era diventato pittore; a Roma, studiando Winckelmann e Mengs e disegnando dall’antico, aveva

Pagina 424

Da Bramante a Canova

scintille dall’attrito, i moventi dell’agire; nella società si comprimono gli atti; nella società, che può essere volta a volta paradiso e inferno, è il loro

Pagina 428

Da Bramante a Canova

. Si lascia guidare, nella dimostrazione grafica, dall’estrema vividezza ed impressività delle immagini poetiche di Shakespeare, dalla loro carica

Pagina 436

Da Bramante a Canova

natura, non è Naturgefuhl né Stimmung né malinconia; nasce, all’opposto, dall’inasprito conflitto dell’ideale e del reale, dell’archetipo e dell’individuo

Pagina 438

Da Bramante a Canova

diverso, salve le grandezze, dal Sublime entomologico. E la vittoria finale non tocca alla vita, ché sarebbe davvero una curiosa vittoria uscire dall

Pagina 439

Da Bramante a Canova

del reale non è più affidata alla rappresentazione delle forme dipendenti dalle leggi rivelate, ma dall’indagine metodica dei fenomeni. La religione

Pagina 44

Da Bramante a Canova

dell’operazione, dall’equilibrio di spinte e controspinte, trazioni e resistenze che corrono lungo la retta di quel filo teso. Evidentemente il giovane

Pagina 440

Da Bramante a Canova

in musica, ma nel demitizzare (tecnicizzandolo) il soggetto mitologico per risalire poi dall’inadorna oggettività del fatto ad una astratta, «ideale

Pagina 468

Da Bramante a Canova

, berniniana; sta ad indicare che la statua è situata in uno spazio assolutamente normale, lo stesso in cui si trova lo spettatore. Se appare trasfigurata dall

Pagina 472

Da Bramante a Canova

modo con cui si trascorre senza sosta dall’una all’altra. Sarà dunque, il bello, un Certo non-so-che, un’intrinseca virtualità che ha la cosa di

Pagina 474

Cerca

Modifica ricerca